Deposito presso il notaio: maggiori tutele per chi compra casa


Con il deposito presso il notaio più tutele per chi compra: vediamo insieme il perché e i motivi che hanno spinto ad emanare il DDL contenente questa norma.

Tra i momenti più delicati nell’acquisto della casa c’è la trascrizione dell’atto nei pubblici registri.

In questa fase il notaio potrebbe accorgersi che, successivamente al compromesso di vendita, sull’immobile è stata iscritta un’ipoteca o avviato un pignoramento. Cosa succede a chi, nel frattempo, ha già pagato la casa? Potrebbe essere difficile tornare in possesso della cifra versata, trovandosi costretti ad avviare una causa legale.

Anche per questo il DDL Concorrenza ha introdotto uno nuovo strumento di tutela per chi sta comprando casa: il conto deposito presso il notaio.

Se una delle parti ne fa richiesta il notaio può versare la somma su un conto deposito dedicato. I soldi rimarranno vincolati fino al momento della trascrizione della vendita, quindi fino al definitivo passaggio di proprietà. Se qualcosa dovesse andare storto l’acquirente torna in possesso della somma versata.

Ecco cosa prevede il decreto:
  • il notaio deve avere un conto corrente dedicato sul quale versare i corrispettivi ricevuti dai clienti per il pagamento delle imposte dovute all’acquisto di casa o altri immobili.
  • Al notaio viene fatto divieto di lucrare sugli interessi che quel conto corrente nel frattempo produce. Il professionista non può, in alcun modo, usare gli importi per
  • fini differenti se non per il versamento delle tasse.
  • Il notaio non può rifiutarsi di custodire e tenere in deposito il saldo del prezzo che l’acquirente deve corrispondere al venditore.
  • Le somme custodite non possono essere svincolate fino a quando non sia eseguita la formalità della trascrizione della vendita immobiliare.
  • Le parti possono affidare al no
    taio il deposito delle somme necessarie a estinguere eventuali passività gravanti sul venditore (ad esempio l’ammortamento del mutuo ancora in corso sulla casa).

Il conto su cui vengono versati i soldi non è quello del professionista, o dello studio, ma uno appositamente dedicato a queste operazioni, quindi non entra nel reddito del notaio e non è pignorabile. Con questo strumento l’acquirente viene tutelato anche da eventuali sequestri o vendite multiple dello stesso immobile, situazioni in cui diventa molto difficile, se non impossibile, rientrare in possesso della cifra versata al venditore al momento del rogito.