Ristrutturare casa: guida alle agevolazioni fiscali


Ristrutturare casa: tutti gli aggiornamenti dell’Agenzia delle Entrate sulle agevolazioni fiscali.

L’Agenzia delle Entrate ha reso pubblico un aggiornamento contenente nuove notizie per chi, alle prese con la ristrutturazione della casa, si avvarrà delle agevolazioni fiscali. Di seguito gli aggiornamenti più recenti:

  • proroga della maggiore detrazione (Irpef) per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio
  • le nuove regole per la detrazione (Irpef e Ires) delle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche e per la cessione del credito
  • beneficiari del diritto alle detrazioni
  • agevolazioni fiscali sull’acquisto del box auto
  • pagamenti con bonifici
  • proroga della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici

Le agevolazioni fiscali riguardante gli interventi di ristrutturazione consistono in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino ad un ammontare non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.

La legge di bilancio 2017 ha esteso fino al 31 dicembre 2017 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), confermando, in aggiunta, il limite massimo di spesa di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

A partire dal 1° gennaio 2018 la detrazione, dunque, tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per ogni unità immobiliare.

 

Con riferimento alle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione per l’adeguamento dell’edificio a criteri antisismici, la legge di bilancio 2017 ha previsto, oltre alla proroga delle detrazioni fino al 31 dicembre 2021, nuove e più specifiche regole per poterne usufruire, differenziandole a seconda del risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona in cui si trova l’immobile e della tipologia di immobile.

Al contrario di quanto accadeva con la precedente normativa, ad esempio, dal 2017 l’agevolazione riguarda non solo gli immobili che si ricadono nelle zone sismiche ad alto indice di pericolosità (zone 1 e 2) ma anche quelli situati nelle zone a minor rischio (zona sismica 3).

In aggiunta, la detrazione può essere ripartita in 5 quote annuali e riguarda tutti gli immobili abitativi e non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive.

Detrazioni più consistenti, infine, nel caso in cui dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore o quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni dei condomini.

 

Chi può usufruire delle agevolazioni fiscali per ristrutturazione della casa?

Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato.

L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:

  • proprietari o nudi proprietari
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • locatari o comodatari
  • soci di cooperative divise e indivise
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016. In questi casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile.

Nel caso di due comproprietari di un immobile, se la fattura e il bonifico sono intestati a uno solo di essi, ma le spese di ristrutturazione sono state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche al soggetto che non è stato indicato nei predetti documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa da quest’ultimo sostenuta.

Nel caso in cui, infine, sia stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se:

  • è stato immesso nel possesso dell’immobile
  • esegue gli interventi a proprio carico
  • è stato registrato il compromesso. Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati